Breve storia (triste)
Frozy era piccola, introversa, bella, amava le stelle, i pianeti e chissà quanti viaggi ci faceva quelle sere che sola andava a guardarli al buio e nel silenzio. Lui bruciato dal passato non cercava altro che fuggire dalle storie serie per paura di finirci male un’altra volta. Tutto nato così per caso, un messaggio, poi un altro, un altro ancora.
Alla chimica non c’è rimedio e le cose vanno per come devono andare. Entrambi hanno iniziato a fare spazio, sempre più spazio nella propria vita per far entrare l’altro.
Frozy diceva che a lei le smancerie non piacevano e che non voleva nulla di serio, ma non era mica così. Lui invece lo voleva, ma il passato lo frenava e sentendo quelle frasi faceva il duro a cui non pace avere relazioni serie.
Un mese, due, tre …
Non facevano a meno l’uno dell’altro, ma quello che dovevano dirsi continuavano a non dirlo. Lei pensava che lui non avesse seriamente la voglia di qualcosa di serio e man mano ha deciso di farsene una ragione. Lui era in un limbo perché non voleva prendere una mazzata e rovinare tutto.
Poi quel giorno in cui Frozy decise di dirgli che il sentimento verso lui era diverso e che un altro la stava prendendo di testa.
Cos’era rimasto di quei sette mesi? Nulla. Tutto in frantumi. E per cosa? Soltanto per i loro caratteri.
E oggi? Lei è felice con l’altro, lui guarda il cielo pieno di stelle tutte le sere e ha scritto una poesia per ricordare che le cose belle finiscono troppo presto.
“Mi sei morta dentro
chi l’avrebbe mai detto.
Io che avevo chiuso il cuore
a doppia mandata
per te soltanto.
Quello che so sull’amore
è unicamente questo:
anche le cose più belle
finiscono con un punto.”