La ragazza del treno: un bestseller di noia
Sono sempre restìa di fronte alla fascetta di un libro quando esibisce la scritta bestseller, caso editoriale dell’anno, rivelazione e simili. Non so perché, non mi fido. Spesso ho scelto un libro dalla copertina, e con quanta superficialità, ma quegli slogan da ipermercato più che da libreria mi lasciano sempre una certa diffidenza.
Questa volta però non potevo sottrarmi, visto che il besteseller rivelazione editoriale dell’anno è arrivato come regalo di compleanno da parte dei colleghi: ho sorriso col migliore dei sorrisi e ho promesso che l’avrei letto presto.
Non so perché, non mi fido. Spesso ho scelto un libro dalla copertina, e con quanta superficialità, ma quegli slogan da ipermercato mi lasciano una certa diffidenza.
E alla fine così è stato, ho inforcato volume e occhiali durante le vacanze di Natale e ho affrontato la rivelazione letteraria del 2015, con un pochino di svogliatezza e pochissima fiducia: La Ragazza del Treno, di Paula Hawkins.
La trama è una versione contemporanea e leggermente morbosa di classici cinematografici e letterari come La finestra sul cortile o il gioiellino di Agatha Christie Istantanea di un delitto: una ragazza compie tutti i giorni lo stesso tragitto in treno e, una mattina come tante altre, all’improvviso scorge dal finestrino qualcosa che non dovrebbe vedere. Nulla di particolarmente originale, insomma, almeno fino alla svolta finale che risolleva un po’ le sorti del thriller.
Il volume scorre, seppure non con una qualità eccelsa, ma da molto prima della fine si intravedono le fila della conclusione… e cosa c’è di più noioso in un giallo, di scoprire la soluzione a metà libro?? Onestamente, nulla.
La Hawkins ci prova ad inserire elementi contemporanei e un po’ di brivido, utilizzando a volte un linguaggio ruvido e diretto e alcuni risvolti psicologici inaspettati, ma il treno su cui viaggia la ragazza protagonista è lento e sferragliante, nulla a che vedere con gli antenati celebri citati sopra.
cosa c’è di più noioso in un giallo, di scoprire la soluzione a metà libro?? Onestamente, nulla.
Chiudo il famigerato bestseller, il caso letterario dell’anno con un’espressione perplessa sulla faccia, indecisa se chiedermi quali brutture editoriali peggiori siano state pubblicate nel 2015, o se siamo davvero così ridotti male da intravedere un buon prodotto in queste pagine.
Temo di non avere il coraggio di chiedermelo, per oggi.
Di una cosa però sono certa: andrò immediatamente a rispolverare Istantanea di un delitto, e rimpiangerò un mercato editoriale in cui non era una fascetta promozionale a determinare il successo di un romanzo.