Carrozzine, passeggini e il nostro futuro.
Nelle calde ore del primo pomeriggio autunnale oggi noto molte carrozzine e passeggini. La bella giornata deve aver convinto i genitori, soprattutto mamme, a portare a spasso la prole. Poi dicono che il tasso della natalità è basso. La mia percezione va contro le statistiche: io vedo il nostro futuro sgambettare per la strada da un passeggino o curiosare serenamente da sotto il lenzuolino della carrozzina. E lo vedo affollatissimo.
Si potrebbe obiettare che sono gli stranieri quelli che prolificano di più rispetto agli italiani. A parte il fatto che se vivono in Italia sono italiani anche coloro che vestono in modo differente o hanno la pelle di un altro colore e che non esiste un marchio di fabbrica della cittadinanza. A parte questo dicevo, che cosa importa di che colore ha la pelle un bambino? Un bambino è sempre un bambino.
Un bambino è sempre un bambino.
Oggi poi è così facile incontrare genitori con la pelle di latte a spasso con un bambino color cacao. L’abbinata perfetta, golosa come poche! Ciò che conta è che il mondo si stia ripopolando di bambini. Non ci sarà il rischio di estinzione.
Qua vicino c’è un piccolo parco dove le mamme portano i figli a giocare, se sono grandicelli, o comunque a respirare aria verde, appena un po’ distanti dai gas delle auto. Ci sono mamme col velo e mamme con la tuta da jogging, mamme in forma smagliante e mamme ancora un po’ appesantite dalla gravidanza, mamme ragazzine e mamme un po’ più mature. Accomunate da quel miracolo che si chiama maternità. Dalla responsabilità di aver aiutato il pianeta a non morire di vecchiaia, ma di aver contribuito al suo ringiovanimento. A dispetto della inconfessabile apprensione per un domani sempre più incerto da lasciare in eredità.
Io le capisco queste mamme. E le ammiro per la temerarietà. Perché se qualcuno si soffermasse a ragionarci freddamente si sentirebbe assai scoraggiato dal mettere al mondo una creatura. Siamo ogni giorno sotto assedio: notizie mai meno che catastrofiche, violenza e guerra, malcostume e malaffare. Per non parlare dei cataclismi naturali. Con quale coraggio si offre tutto questo a creature che non hanno colpa alcuna, se non quella di essere state chiamate alla vita? Dove hanno trovato i genitori moderni l’ottimismo necessario a procreare? In quale meandro dell’incoscienza?
Eppure è proprio questo l’atto di maggiore fiducia possibile. È la voglia di non cedere al terrore, di non credere che tutto sia inutile e che un bimbo non merita questa sfacelo.
È vero, un bimbo non lo merita.
Ma un bimbo ha nelle sue manine la possibilità di cambiare le cose.
Ma un bimbo ha nelle sue manine la possibilità di cambiare le cose. Negli occhi la sapienza di chi vede possibilità che gli adulti sconfitti non vedono più. Nelle gambette la forza di andare lontano e girare un mondo senza confini e senza barriere.
Un bimbo e una bimba che nascono oggi hanno un potere immenso. Come lo avevano i bambini di tanto tempo fa, nati durante o dopo una guerra sanguinosa. Il potere di far rinascere ciò che sembra perduto per sempre. A cominciare dalla speranza.
M’incanto a guardare le teste pelate o capellone, i primi sorrisi e i balbettii. Mi commuovo a vedere le mani impiastricciate di terra e i primi calci a un pallone, le cadute dallo scivolo e le risate sulle giostre.
Anche se figli non ne ho partoriti mi sento mamma putativa. Non sono tipo da smancerie vezzose, ma amo i cuccioli come poche cose al mondo.
Nella mia famiglia sono arrivati da poco due bambini a cui regalare un pezzo del mio cuore. A loro affido la mia fiducia nella continuità della vita. Un po’ di me arriverà anche a loro, per trasmissione genetica o per trasmissione storica di episodi che mi riguardano, come succede in tutte le famiglie quando si parla di fatti lontani che qualcuno un giorno racconterà. Nel frattempo resterò alla finestra a guardare i piccolo crescere e affrontare tutte le fasi che mi sono messa, che tutti ci siamo messi, da tempo, dietro le spalle. Osserverò da qui, fino a che mi sarà possibile, le piccole grandi imprese che compiranno. Consegno loro un mondo imperfetto con la certezza che lo sapranno rendere bellissimo.
Buona vita, Cesare.
Buona vita Anna Bianca.