Il suono del corpo. Il teatro di Miriam Palma
(Miriam Palma)
Suono e ritmo, rumore che trasforma l’armonia della voce in canto.
Ancora una volta Miriam Palma incanta regalando al numeroso pubblico presente all’Oratorio di San Mercurio di Palermo due spettacoli teatrali di alta tensione emotiva.
Storie di donne, storie di voci e corpi.
“Care assassine” e “ l’ultimo viaggio”.
Per la complessità e vivacità (vocalità-recitazione) questi due lavori rappresentano quasi una rarità a Palermo. Equilibrio di melodie, moduli tonali che inseguono e sostengono con intervalli di scale cromatiche la tensione della recitazione.
In “Care assassine”, andato in scena il 5 Giugno, la regista costruisce un’originale intreccio tra la memoria di eroine classiche del teatro antico e la rilettura di alto profilo letterario di Edgar Allan Poe mettendo in scena un estratto del racconto “Il cuore rivelatore”.
Se il racconto di Poe è il ricamo attraverso cui s’insinua la sofferenza del classico senso di colpa, nessuna salvezza viene concessa alle eroine che, di volta in volta, si alternano, dentro la trama dell’autore noir, a raccontare la tragedia che le ha costrette a compiere il delitto.
Eroine del bene e del male schiacciate dal potere degli uomini e che a quello reagiscono affermando rabbiose la propria femminilità di inquietante modernità. Donne capaci di sfidare la volontà degli dei, convinte che la giustizia alla fine forse le salverà. Il racconto si raddoppia per Medea e Clitennestra, come sussurri primitivi della coscienza, mentre Pentesilea, in tuta e casco da motociclista, cela il volto che incantò Achille. Corpo sanguigno quello di Lady Macbeth che, imbrigliata dalle streghe, esercita la crudeltà come fine per il suo potere.
Sorprendono due richiami: una Turandot appassionata che, esaltando il conflitto tra la tradizione del passato di “Mai nessun m’avrà” e la sorpresa del desiderio per un principe straniero ostinato, s’abbandona sensuale alla sconfitta tra i gorgheggi dell’innamoramento; l’altra citazione, una altera Filumena Marturano: donna, madre, amante innamorata. Bastano poche battute per soffocare la boria di Don Domenico Soriano.
Ritmo suoni e voci. È il teatro di Miriam Palma che costruisce melodie che trascinano con la voce il corpo e il senso della presenza. Quindi donne tradite, donne vittima, donne carnefici, rancorose, gelose, innamorate.
Omicidi e sangue, cuore che batte, rabbia e trasgressione delle regole, nemesi verso lo strapotere cinico e malvagio dell’uomo/Re.
Intrecci di ritmi e voci che da Paloma negra di Chavela arrivano fino alla nobile tradizione dei canti popolari siciliani sorretti dal dio femmina che, negando la propria identità sessuale, esalta la Madre-Santa attraverso il martirio, mentre sotto il tavolato il cuore batte, batte e batte con un ritmo incalzante che annuncia la strada verso l’ingenua confessione dell’omicida.
il 17 giugno Miriam Palma è ritornata tra i gessi serpottiani dell’oratorio di San Mercurio con “L’ultimo viaggio”. Va in scena Ulisse di Omero e Joyce, nel sottofondo i poemetti conviviali di Pascoli.
Una composizione straordinaria di voci e canti per raccontare il viaggio dell’eroe di Omero, fiero e coriaceo, in perfetta dissonanza con l’Ulysses di Joyce, piccolo borghese in costante ricerca della propria identità.
Storie di donne anche qui: Penelope prototipo di moglie fedele e Molly Bloom donna appassionata, corporale, ingenua e infedele.
Potenza espansiva del coro e ritmo del canto che innesta la melodia dei colori delle voci in un incanto quasi magico tra il pop e la tradizione del teatro d’avanguardia.
Qui, in veste di regista/attrice, Miriam Palma interviene nella scena, ne occupa lo spazio e coordina l’orchestra delle meraviglie composta da ventidue timbri di voci.
Colori di canti che dirige e sostiene con appassionata consueta maestria, figure che riempiono lo spazio in attesa della Rosa. La Rosa andalusa che farà dire di sì. Sì. Sì. Sì.
================
Il Centro di Vocalitàcantoteatro “Il Corpo della Voce” – gruppo Valchirie
presenta diretto da Miriam Palma
“Care Assassine”
I testi che si avvicenderanno nella mise en abyme sono stati elaborati dalle stesse attrici.
In scena: Angela Ajola, Enza Curaci, Mariarita Foti, Augusta Modica, Rosaria Pandolfo, Enza Piparo, Anna Riina, Laura Scandura e Rosalia Zangara.
Il Centro di Vocalitacantoteatro, il «Corpo della voce»
presenta diretto da Miriam Palma
“L’ultimo viaggio”
Alessandra Aglieri, Camillo Amalfi, Cristina Arena, Cristina Barcellona, Antonella Bologna, Mario Cascio, Elio Cigna, Giulia Cosimi, Anna Costantino, Caterina Cusenza, Rita Di Giovanni, Gabriele Giannotta, Rossana Imperato, Mariangela Intorre, Francesca Leone, Marco Maiorana, Iolanda Moro, Federica Passante, Alessandra Russo, Germana Salone, Antonella Sampino, Peppe Spataro,
con Miriam Palma, voce cantante e recitante.
Gabriele Giannotta, chitarra classica.