Scintille Di Realtà
Tornai fuori a respirare l’aria del reale, senza restrizioni, dogmi o confini, senza categorie ad imbrigliarla in un disegno ormai sorpassato e senza più alcuna aderenza al senso vero delle cose.
Il problema era che quello che si conosceva fino ad oggi, creato nel corso lungo del tempo, i canali tradizionali della vita, del lavoro, dell’amore, e degli scambi sembrava non avere più alcun senso di essere, aveva di colpo smesso di rispondere alle esigenze e ai bisogni umani di base. Cosa fare allora in un assetto apparentemente ordinato, che in realtà era più simile ad una giungla priva di coscienza, sovraccaricata da tutto quel ripieno inutile? Dai dati alle parole, dalle immagini alle idee, fino ai finti sorrisi e agli egocentrismi ammaestrati, con al centro solo un ripetuto girare su stessi, sputando fuori insulti, rimaneggiamenti, attacchi e banalità fuori luogo restandone solo travolti e nauseati?
Una sola cosa restava da fare in fondo: innescare la scintilla del cambiamento, riaccendere un lume di speranza sul fondo amaro di quel bicchiere fiacco. Il punto ora era trovarla, perché se era vero che tutto quel che c’era ieri aveva smesso di funzionare, non c’era altra soluzione che il lavorare duro, di braccia e di inventiva, sul domani. Di una cosa ero sicuro: il mito e il sistema di prima erano al collasso; ora veniva la parte più difficile che non consisteva in una semplice ricostruzione e manovra di risanamento, ma nel creare qualcosa di completamente nuovo, sconosciuto, qualcosa che il mondo non avesse mai visto prima, abbastanza potente e giusta da far ripartire tutto, da ricreare un equilibrio ordinato del mondo come dell’uomo che lo abitava.
In copertina foto di _Alicja_ da Pixabay
In apertura foto di Michel Oeler da Pixabay