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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

Elisabetta Pinna

Copywriter eclettica, a volte confusa, ho un passato dal retrogusto artistico, tra palchi nelle piazze e tv regionali, ma la prima passione rimane la scrittura. Sono mamma, felicemente per caso. Con la maternità ho scoperto nuovi punti di vista, scoperchiando il vecchio concetto di “isolitudine”. Mi definisco sardinentale per l’attaccamento alla mia terra e aver vissuto nella Capitale. La mia rubrica è Il figlio di Eva, fateci un salto!

Il senso dell’apparire

SCAMPOLI DI PENSIERI

Elisabetta Pinna

Il senso dell’apparire

Apparire. Non so, io ho sempre preferito essere, almeno dopo i 17 anni. E ancora non comprendo cosa ci sia di elegante nel comprimere esubero di carni in piccoli scampoli di stoffa sofferenti. Per far vedere cosa? Che dopo gli anta invece di avere un senso estetico decoroso e una personalità interessante si hanno ancora gambe e tette giunoniche? E allora via, riempiamo i social di pirandelliano umorismo, mesto cordoglio e trionfo dell’apparenza. 

E se domani

SCAMPOLI DI PENSIERI

Elisabetta Pinna

E se domani

Tra i mille sogni dei bambini ci sono quelli sul futuro, quelli che cominciano con “quando sarò grande”. Queste tre parole racchiudono un mondo, sogni, speranze, desideri. Mio figlio inizia ora a dirlo ed è inevitabile un brivido, ma non perché abbia paura di quando sarà grande. No, quello mi renderà felice. Mi viene un brivido al pensare che alcuni bambini un domani non lo avranno. I loro sogni non finiranno per sfumarsi tra le pieghe della realtà e invece di fare gli astronauti faranno magari i portalettere, no, molti non avranno nemmeno questa possibilità. Sono quei bambini che Dio ama troppo, o troppo poco, e che in questa vita si affacciano alla finestra per qualche istante, per poi svanire lasciando un sentore della loro breve vita.

In bilico

SCAMPOLI DI PENSIERI

Elisabetta Pinna

In bilico

In bilico. Piedi ben fermi, ma pur sempre in bilico. La tavola trema. L’acqua si gonfia, riluce sotto il debole sole tra le nuvole grevi. Nervi saldi. Il cuore no, quello non lo si può controllare. Arriva il momento. L’uomo lascia il manubrio che lo legava al motoscafo. Ora è solo. In bilico. Il grande serpente d’acqua inarca la schiena, la cresta bianca riluce, un fremito, come se si scrollasse le spalle. L’uomo scivola lungo il fianco dell’onda. Respira e non pensa a niente. La schiuma lo lambisce, ma non se ne preoccupa, continua ad andare avanti. Forse è così che dovremmo vivere.

di Elisabetta Pinna

per la rubrica Il figlio di Eva
in Contatti Si legge in 3 minuti

Malinconia post festività

Finite le feste, finito l’anno vecchio, finiti i bagordi. I riflettori si spengono e anche le lucine dell’albero lasciano il 

La Befana vien di notte

SCAMPOLI DI PENSIERI

Elisabetta Pinna

La Befana vien di notte

“La Befana è poverella, devi scegliere un regalo piccolo, Babbo Natale è più ricco”. Così mi diceva mia mamma quando ero piccola e non ho mai capito come e perché Babbo Natale dovesse essere più ricco della Befana. In effetti però quella vecchina che sembrava più una strega, aveva abiti cenciosi e pochi denti. Con che cuore io dovevo chiederle un regalo quando quella poveretta non poteva nemmeno masticare? E così, presa dagli scrupoli di coscienza, a quattro anni le chiedevo solo di non portarmi carbone e di tenere per sé il resto, ne aveva più bisogno di me.

di Elisabetta Pinna

per la rubrica Il figlio di Eva
in Contatti Si legge in 2 minuti

Il Ponte del Diavolo

Ho sempre avuto una certa attrazione per il mistero, l’horror e le leggende. Non potevo non approfittare quindi di un 

Scampoli di felicità

SCAMPOLI DI PENSIERI

Elisabetta Pinna

Scampoli di felicità

Un momento così, la luce gialla del lampadario, il calore della stufina a gas, noi tutti riuniti. Il bambino che gioca coi nonni. Le luci della sera cominciano a calare. Il cane uggiola davanti a una fetta di salame. Un momento di banale quotidianità che però dopo un periodo difficile ha un gusto così dolce, così carico. Respiro, aria leggera, atmosfere calde. Tra poco faremo l’albero. Tutti assieme. Anche questa volta. Ancora una volta. Ancora una volta è Natale. Assieme. Scampoli di felicità.

di Elisabetta Pinna

per la rubrica Il figlio di Eva
in Contatti Si legge in 3 minuti

Il muro giallo

  Anche oggi sono qui, davanti a questo muro giallo. È un muro strano però perché non mi sembra come le 

Le cose importanti

SCAMPOLI DI PENSIERI

Elisabetta Pinna

Le cose importanti

Una volta le cose importanti erano la borsa di Braccialini a Natale, la serata passata con gli amici, che poi diventava sistematicamente l’alba, vestiti, le tette sode, i capelli con la piega. Una volta lo specchio era il grande profeta. Il tempo, che ironico, stravolge gli ordini senza chiederti il permesso. Ora anelo solo a strappare lembi di vita assieme, a respirare ogni minuto, tenue, leggero, che sfuma.

Bambini

SCAMPOLI DI PENSIERI

Elisabetta Pinna

Bambini

Becera ingnoranza, veleni, divergenze di opinione. Bambini untori. Tutto, ma non i bambini. Chi tocca i bambini è un vile privo di qualsiasi altro strumento che non la gretta ignoranza, quale ne sia l’ambito. Il bambino è quanto di più sacro e inviolabile dovrebbe esistere al mondo e chi spezza queste vite mosso dal vile denaro non merita nemmeno di essere considerato umano.

di Elisabetta Pinna

per la rubrica Il figlio di Eva
in Contatti Si legge in 3 minuti

Formaggini Mio, brutte figure spalmabili

Partiamo subito col dire che io non do a mio figlio i Formaggini mio. Chi se ne frega, direte. Giusto. 

di Elisabetta Pinna

per la rubrica Il figlio di Eva
in Colori Si legge in 2 minuti

Perché non ho uno smartphone

Perché non ho uno smartphone. Me lo chiedono in tanti, troppi. Io mica ci avevo mai pensato al perché. Perché 

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