Anno nuovo, prima settimana
Anche nell’ultimo giorno dell’anno il bene sembrava assente, come una luce flebile annegata nell’universo! L’anno nuovo per Alfredo era il
Vivo a Palermo dove sono nato. Come tutti i palermitani amo e odio la mia città. Dopo università e lavoro adesso studio batteria jazz. Ho scritto e scrivo, parlo e mi piace ascoltare senza interrompere. Viaggiare mi piace, basta che il viaggio non duri oltre i venti giorni. Mi dovrei descrivere ma ho difficoltà a selezionare la parte di me che più potrebbe essere di vostro gradimento e perciò, a parte la descrizione fisica, che è quella che è, vorrei soltanto segnalarvi il fatto che le mie qualità hanno una scadenza. Esse infatti mutano ogni quarantotto ore e pertanto occorre aspettare a domani. La mia rubrica è Disaccordi in Scala Minore.
Anche nell’ultimo giorno dell’anno il bene sembrava assente, come una luce flebile annegata nell’universo! L’anno nuovo per Alfredo era il
Ciak, ciak, ciak. Splendido mattino. Luminoso cielo, vorrei che questa luce non finisse mai. Spazio, sgombro di nubi. LOVETHINKTELLME Spazio,
La mattina di quella strana domenica, Julio Ardosain appoggiò il capo contro il finestrino dell’aereo. Solo il persistente RaTaRaTaRaTa, proveniente
Biagio si era arreso da anni all’evidenza della sveglia, gli bastavano quindici minuti per recuperare la giusta energia per affrontare
07 La domenica del 23 dicembre 2004, secondo giorno di nozze, Alfredo perse la memoria. Fu quando scese dal letto
È uno schifo! Ma se le cose si mettono in modo tale da dovere ogni volta specificare, chiarire (e che
Vivremo felici, vivrò felice! Sospeso il più tempo possibile nella distanza, pensavo a te nel sonno che non è sonno
Mi dici qualcosa di bello, stasera? Annika, il sigaro lo masticava. Non lo fumava, quasi mai. Per lei quel cilindro
Quell’anno lì lavoravo già. Avevo progetti. Avevo la consapevolezza che il mio diario si sarebbe arricchito di novità. La combinazione
Cosa nascondeva Sarah? Camminava, camminava, camminava testa in alto e busto eretto, come se la punta del suo naso volesse
Maestri magiari, anarchici senza regole, logori nella mente, nel fisico, m’insegnarono i trucchi del mestiere, compresa la quantità di grappa
E adesso? Il fatto era semplice: oggi, finalmente, in un giorno di rovente scirocco, Alfredo poteva rivolgere uno sguardo