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©‎ 2013, facciunsalto.it
raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

sarà che

di Leyla Khalil

per la rubrica Umanamente possibile
in Colori Si legge in 7 minuti

Caterina Saracino: “La luce giusta cade di rado” in dieci domande

“La luce giusta cade di rado”. È quanto constata Caterina Saracino nel suo ultimo libro, decidendo di intitolarlo così. Un romanzo 

di Chiara Di Martino

per la rubrica Scampoli di libri
in Contatti Si legge in circa un minuto

José Saramago, Il viaggio dell’elefante

Perché la vita se la ride delle previsioni e mette parole dove noi abbiamo immaginato silenzi, e repentini rientri quando 

di Francesca Pace

per la rubrica Ma non era un cupcake?
in Sapori Si legge in 2 minuti

Counpocodizucchero all’Eurochocolate 2014

Una come me, che in arte si fa chiamare Conunpocodizucchero, non poteva esimersi dal percorrere un tratto di autostrada, in 

di Claudia Fabbricatore

per la rubrica Stop & Rewind
in Suoni Si legge in 5 minuti

I cinque indizi che la vostra ragazza è psicopatica

Le donne sono pazze. Tutte. Non ci si può sbagliare. Chi più chi meno, in ognuna si nasconde una piccola 

di Chiara Di Martino

per la rubrica Lupus... in tavola
in Sapori Si legge in 3 minuti

“Ris8”, il gusto che unisce Campania e Calabria

Sulla mappa, guardandole, non c’è lembo di terra che le unisca direttamente. In mezzo, tra loro, quasi come uno spasimante 

di Claudia Fabbricatore

per la rubrica Stop & Rewind
in Suoni Si legge in 4 minuti

Papaoutai – Perché hai scelto di fare il genitore?

Stromae (Paul Van Haver) è un cantante belga di origini ruandesi. Il suo pseudonimo Stromea deriva da una semplice inversione 

di Leyla Khalil

per la rubrica La Grasse Matinée
in Odori Si legge in 3 minuti

Ti presento un mestiere: gli archivisti, quelle formiche puntigliose e sognatrici

E dopo il programmatore – raccontato QUI – , torniamo al mondo concreto: Daniela N. ci racconta il suo lavoro 

di Francesco Colonna

per la rubrica Note StonateRandom
in Contatti Si legge in 4 minuti

Emigrante sarà lei

La domanda è: Chi può chiamare un altro “emigrante”? Risposta semplice, pure banale: chi c’era prima può chiamare così chi 

di Laura Gagliardi

per la rubrica Ozzienotes
in Suoni Si legge in 4 minuti

Quando anche la voce nella tua testa tace

Nel mezzo del cammin di Melbourne vita, mi ritrovai in una stanza oscura, ché la diritta via era decisamente smarrita. 

di Laura Gagliardi

per la rubrica Ozzienotes
in Suoni Si legge in 4 minuti

Quando anche la voce nella tua testa tace

Nel mezzo del cammin di Melbourne vita, mi ritrovai in una stanza oscura, ché la diritta via era decisamente smarrita. 

di Matteo Bassioni

per la rubrica And the radio plays
in Contatti Si legge in 4 minuti

Quella volta che feci la visita per il militare

Me la ritrovo sul tavolo, un sabato mattina. Il postino è passato di buon’ora o più verosimilmente io sono arrivato un tantino 

di Matteo Bassioni

per la rubrica And the radio plays
in Contatti Si legge in 5 minuti

Cronache di vita (?) da un paese abbandonato

Un ché di sacro e inviolabile lo si percepisce già adocchiando le prime case di un paese abbandonato. Quelle che 

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SCAMPOLI DI PENSIERI

Fiorire

By Stefania Orrù

Fiorire, in mezzo ai rovi

tra i rami spezzati,

in mezzo a un prato incolto e secco.

 

Fiorire, tra la macerie di quello che eri,

di quello che sei, di quello che vorresti essere.

Fiorire, in mezzo a un prato verde,

dove non ti importa di che colore sarai,

del profumo che avrai.

 

Fiorire, senza misurare il tempo

tra i tuoi passi,

le tue paure,

i tuoi sorrisi smarriti che il sole farà splendere,

ogni volta che lo vorrai tu.

La vasca del Führer, Serena Dandini

By Ester Trevisan

Ma è sempre come uno se la racconta. Più che a vivere, siamo bravi a riscrivere la nostra vita come più ci piace. E Lee ha addirittura strappato intere pagine del suo romanzo personale per semplificare la trama. In realtà si è fermata perché Roland era l’unico porto sicuro in cui approdare dopo l’uragano della guerra. La terra le tremava sotto i piedi: se avesse perso anche lui, avrebbe perso sé stessa. Roland era casa e radici. Per sopravvivere, si è arresa.

 

La vasca del Führer, Serena Dandini

Anima e Corpo

By Luca Lo Vercio

Il Teatro mi ha lasciato libero di conoscermi, di scrutare le infinitesime impercettibili sfumature della mia anima. E c’è la cucina, che mi distrae e lascia il corpo libero di respirare. Ed è una lotta, perché è come scegliere fra due puttane di classe.

E poi la scrittura, dove anima e corpo trovano ristoro.

Sono sicura di avertelo detto

By Stefania Orrù

 

Era estate,

inverno e forse una volta pure autunno.

Una volta un lunedì, altre un giovedì,

altre ancora una domenica.

Era quasi sempre buio ma c’era una piccola luce,

non era comunque abbastanza

e me lo ricordo bene.

 

Sono sicura di avertelo detto,

molto più di una volta

“vedrai che accadrà, anche a te succederà”

non sembrava mi credessi,

o forse ero io a non volerlo credere.

Eppure lo sapevo,

lo ho sempre saputo,

in una piccola parte di me.

 

Ora le mie mani sono vuote,

ma forse libere, e timide

e impaurite.

Le spalanco verso il cielo,

“vedrai che accadrà, anche a te succederà”

chissà se sarà mai vero.

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

By Ester Trevisan

Fingere che la vita sia in piena fioritura, che ci troviamo nel mezzo del cammino. È a questo che bisogna ambire. Lei non ha certo voglia di tornare giovane.
Ha capito quello che tutti desiderano una volta oltrepassata la metà.

Occorre fingere di esserci, anche con sforzi immani. Le risate devono ingannare la morte… così la morte nella sua stupidità pensa: aspetta un po’, qui non c’è posto per me… qui sono tutti allegri.

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

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