FUS Edizioni
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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

Antonio Messina

Ritengo la narrazione uno dei piaceri più appaganti della vita. Amo le auto, da sempre. Il primo giocattolo che mi ha calmato da neonato è stato un modellino in latta. Adoro scrivere delle quattro ruote. Adoro scrivere in generale. Ci metto anima, istinto, ritmo e passione.

SCAMPOLI DI PENSIERI

Antonio Messina

La gomma no

E proprio no, non puoi metterti a cambiare una gomma bloccando la mia auto! Adesso, quando sono in ritardo per andare al lavoro, quando devo, e dico devo schizzare come una scheggia impazzita. Non puoi. Ma non l’hai visto il culo blu della macchina davanti a te? Che cosa pensavi? Credevi che stesse lì per mettere radici? E proprio no, non può succedere che debba cambiartela io la gomma, sotto al sole con il risultato di arrivare non solo in ritardo ma anche sudato come un caimano in calore. Fanculo a te e alle buche sull’asfalto!

SCAMPOLI DI PENSIERI

Antonio Messina

Vigilia

Nervosismo, stress, urla. Sento un numero consistente di gente che vorrebbe trovarsi già al sette gennaio. La Vigilia a quanto pare è terribile. Davvero non si amano  queste feste, oppure il problema è che non siamo abbastanza sereni per godercele? E non ne faccio una questione religiosa, altrimenti dovrei iniziare una filippica sulla spiritualità! In ogni caso, i miei auguri ve li lascio. Se riuscissimo ad impegnarci sin d’ora ad affrontarle in maniera diversa, a svincolarci da tutti i costringimenti commerciali e culturali che ci devastano, forse l’anno prossimo, senza saperlo, ci faremmo un regalone inaspettato. Buona cena,

SCAMPOLI DI PENSIERI

Antonio Messina

Trentacinque anni fa

Trentacinque anni fa cercavo di scappare da una porta che insisteva maledettamente a rimanere chiusa. Attraversai il giardino e il brusio delle foglie, così ritmico, accordato, del tutto innaturale fecero svanire tutte le sicurezze che la mia casa di bambino mi dava. Tremava la terra, tremavo io, buio, silenzio, rumore della sola natura e poi le grida, alte e disperate. Ero per strada, all’aperto. Tanti, troppi non riuscirono.

SCAMPOLI DI PENSIERI

Antonio Messina

cena

Sto già pensando a cosa mangiare per cena. Mi butterei sulla solita insalata tonno, lattuga e pomodori, se non altro per non sporcare pentole, per non doverle lavare e stare lì a guardare in controluce se il lavello d’acciaio ha ancora qualche alone. Ma dopotutto, sempre il piatto e le posate dovrò ripulire. Sono al punto di partenza. Il vero problema, secondo me, è che non posso permettermi di andare a cena fuori tutte le sere. Sì sì, questo è il punto.

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