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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

Scampoli di libri

Citazioni e aforismi, tratte dai libri che più ci sono entrati dentro.

Esercizi di memoria – Andrea Camilleri

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Esercizi di memoria – Andrea Camilleri

Del mio paradiso terrestre non esisteva più nulla, al posto del vecchio palazzo settecentesco ora si ergeva un albergo di otto piani, era circondato da case e casette, il paesaggio era completamente cambiato. La spiaggia affollatissima.

“Torniamo indietro” dissi.

“Perché?”

“Perché il cemento si è mangiato il mio paradiso.”

 

Da Esercizi di Memoria, di Andrea Camilleri

Fahrenheit 451 – Ray Bradbury

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Fahrenheit 451 – Ray Bradbury

E si stupì nello scoprire quanto fosse certo, bruscamente, di un singolo fatto, che non avrebbe mai potuto provare.

Che una volta, molto, ma molto tempo prima, Clarisse aveva dovuto camminare qui, dove ora stava camminando lui.

 

Da Fahrenheit 451, di Ray Bradbury

8 secondi, Lisa Iotti

SCAMPOLI DI PENSIERI

Petra Khalil

8 secondi, Lisa Iotti

Il problema è che la facilità di accesso alle risposte ci ha fatto credere che le risposte siano facili: ci siamo convinti di sapere molto più di quello che sappiamo, di avere ragione.

E credere di avere ragione è di solito la via più breve per avere torto.

Il libraio di Selinunte – Roberto Vecchioni

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Il libraio di Selinunte – Roberto Vecchioni

La casa, la mia casa, sarà piena di libri, quei libri, quelli dalla copertina blu: una montagna, un oceano di libri: in sala, in camera, in cucina, in bagno, sul balcone. Dovunque mi volterò non vedrò altro che libri, a mucchi, in colonna, sparpagliati, in bilico uno sull’altro, chiusi, aperti, di costa, di fronte, di taglio, stipati nei cassetti aperti, impilati nel lavandino sotto il rubinetto sgocciolante, infilati sotto il tappeto, dietro i termosifoni, nel letto, sul letto, sotto il letto, incastrati uno nell’altro o soli, liberi, libri fra le tazzine di caffè, in cucina, perfino nel frigorifero.

Tu sarai lì, sulla soglia e guarderai la mia gioia.

 

Dal Libraio di Selinunte di Roberto Vecchioni

Fuoco su Napoli, Ruggero Cappuccio

SCAMPOLI DI PENSIERI

Ester Trevisan

Fuoco su Napoli, Ruggero Cappuccio

– La sua Napoli è bella, ma pure Roma non scherza. Ecco, tutta per lei, a perdita d’occhio

– Magnifica, Presidente, veramente magnifica

– La prego, si accomodi

– Da tutto questo panorama dovrebbe venire una lezione che non abbiamo mai imparato, Presidente

– Una lezione?

– Una lezione, sì. L’abitudine alla bellezza partorisce l’indifferenza. L’indifferenza italiana è il vero cancro che ci riguarda. E nelle città d’Italia a maggior densità di bellezza, si registra per la bellezza un alto tasso d’indifferenza

– Come i mariti che avendo una moglie irresistibile non si capisce perché vanno a puttane

– Esatto, Presidente […]

Fuoco su Napoli, Ruggero Cappuccio

Bestiario Teatrale – Emma Dante

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Bestiario Teatrale – Emma Dante

ZIA LUCIA: Io me ne vado! Fate presto che io me ne vado! Apriti ‘i porti, apriti ‘i finestri. Ora dobbiamo uscire, non domani! Non ce la faccio più a stare qua dentro. Fuori c’è ‘u suli! È giallo ‘u suli! Non lo possiamo perdere questo treno! Amunì! Giammarco? Pigghia a nonna Citta! Hamu accattari ‘u salvagente. È granni ‘u mari! E azzurro. Hamu a pigghiari l’acqua! Finìu l’acqua, Mimmo? Hamu accattari i pasticcini pi Giammarco e ‘i scarpi russi a Rosalia. Finèro tutti cosi. Amunì, spicciatevi… Usciamo. Usciamo in italiano.

mPalermu, da Bestiario Teatrale di Emma Dante

 

La vasca del Führer, Serena Dandini

SCAMPOLI DI PENSIERI

Ester Trevisan

La vasca del Führer, Serena Dandini

Ma è sempre come uno se la racconta. Più che a vivere, siamo bravi a riscrivere la nostra vita come più ci piace. E Lee ha addirittura strappato intere pagine del suo romanzo personale per semplificare la trama. In realtà si è fermata perché Roland era l’unico porto sicuro in cui approdare dopo l’uragano della guerra. La terra le tremava sotto i piedi: se avesse perso anche lui, avrebbe perso sé stessa. Roland era casa e radici. Per sopravvivere, si è arresa.

 

La vasca del Führer, Serena Dandini

L’Arminuta, Donatella Di Pietrantonio

SCAMPOLI DI PENSIERI

Lygia Roy

L’Arminuta, Donatella Di Pietrantonio

Salivo a fatica le scale di casa sua con una valigia scomoda e una borsa piena di scarpe confuse. Sul pianerottolo mi ha accolto l’odore di fritto recente e un’attesa.

 

Le città invisibili, Italo Calvino

97 Storie, Vittorio Correale

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

97 Storie, Vittorio Correale

Di tutto si faceva commercio, alla corte del Dolo. Fu così che Raniero si rintanò in un podere speciale, arato solo dai versi. Non era che un piccolo appezzamento, ma ogni mattina, al risveglio, il suo sguardo spaziava su mille ettari di parole.

Nei campi fiorivano libri bellissimi. Profumavano di libertà.

 

“L’oasi di Raniero” da 97 Storie di Vittorio Correale

Ora dimmi di te – Lettera a Matilda, Andrea Camilleri

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Ora dimmi di te – Lettera a Matilda, Andrea Camilleri

L’ultima cosa che ho imparato consiste nell’avere necessariamente un’idea, chiamala pure ideale, e a essa attenersi fermamente ma senza nessuna faziosità, ascoltando sempre le idee degli altri diverse dalle proprie, sostenendo le proprie ragioni con fermezza, spiegandole e rispiegandole, e magari perché no, cambiando la propria idea. Ricordati che, sconfitta o vittoriosa, non c’è bandiera che non stinga al sole.

 

da “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda” di Andrea Camilleri

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

SCAMPOLI DI PENSIERI

Ester Trevisan

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

Fingere che la vita sia in piena fioritura, che ci troviamo nel mezzo del cammino. È a questo che bisogna ambire. Lei non ha certo voglia di tornare giovane.
Ha capito quello che tutti desiderano una volta oltrepassata la metà.

Occorre fingere di esserci, anche con sforzi immani. Le risate devono ingannare la morte… così la morte nella sua stupidità pensa: aspetta un po’, qui non c’è posto per me… qui sono tutti allegri.

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

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