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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

Scampoli di Pensieri

Pensieri veloci e improvvise ispirazioni dei nostri autori trovano spazio in questa rubrica quotidiana.

Qualche istante di riflessione, per vivere insieme a noi le nostre emozioni quotidiane.

Il parrucchiere

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Il parrucchiere

Ho deciso di tagliarmi i pensieri.
Esiste un archivio, quello delle cose da dimenticare,
e oggi ho deciso di tagliarmi i pensieri.
Partirò dai doppi pensieri, quelli che sai che stanno lì
e ogni tanto ti ricordi di levarli via da quelli essenziali.
Taglierò poi mezzo centimetro di ricordi,
mezzo centimetro di persone,
e visto che oggi voglio proprio farmi bello
taglierò anche mezzo centimetro di futuro,
che è quello che mi spaventa di più.
[…]
Ho finito.
Adesso penso al presente.

Soggetto vecchio, attributo ricorrente

SCAMPOLI DI PENSIERI

Giuseppe Visconti

Soggetto vecchio, attributo ricorrente

Confessate su: da quanto tempo non leggete o non sentite “il vecchio genitore”? Mi è venuto in mente ascoltando in radio – la coerenza! –  una vecchia trasmissione registrata. Scriverlo o soltanto pronunciarlo è da retorica ormai dismessa, da parabola evangelica, sarebbe un modo per squalificarsi al volo, bastevole da solo a farsi dire “Torni a settembre, ci faremo sentire noi, le faremo senz’altro sapere!”.

Senza dubbio è l’accoppiata delle due parole, perché vecchio o genitore, ognuno per conto suo, lo leggiamo un po’ dovunque; ma è sicuramente la parola “vecchio” che vorremmo mettere in cantina, nessuno lo vuol sentire accostato al proprio stato.

Perfino mio padre si è indignato l’altra notte:

“Vecchio io? Pensa per te, io mi sento ancora forte e pure sano”.

A 106 anni mi è diventato permaloso, non era così quando era ancora in vita.

 

Leggerezza

SCAMPOLI DI PENSIERI

Stefania Orrù

Leggerezza

Vorrei essere leggera come un nuvola,

posarmi leggiadra sui problemi.

Raccoglierli leggeri per poi affrontarli,

non rincorrerli no, semmai accoglierli

per apprendere ciò che c’è da imparare.

Vorrei essere leggera come una piuma,

per solleticare la mia vita e quella delle persone a cui voglio bene,

per ricordarmi sempre di ridere,

alla fine di ogni giorno.

Vorrei essere leggera come lo zucchero a velo,

per spolverare di dolcezza ogni istante,

e prendere solo un po’ di amaro.

Vorrei essere leggera come la leggerezza,

quella buona e non superficiale,

quella necessaria e preziosa,

per sentirsi leggeri.

Voragine

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Voragine

Oggi sono andato a fare una lunga passeggiata. Ho respirato, osservato, ascoltato, mi sono fermato.

Ho abbassato lo sguardo e ho visto una voragine, piccola ma profonda. E gli occhi si sono fermati. Si sono fermati su quella voragine dai bordi scalfiti, dal colore cupo. Ne ho sentito l’odore, avrei voluto assaggiarla e capire di cosa sapeva, o di chi. È una voragine piccola, piccola ma profonda.

Ho ripreso il cammino, la voragine è rimasta come voce di un eco, come suono che rimbomba e ridonda e ritorna.

[…]

Le voragini interiori, in effetti, sono delle grandi porche.

È tempo

SCAMPOLI DI PENSIERI

Stefania Orrù

È tempo

È tempo di melodie sui balconi

alternate a giusti silenzi che incorporano rispetto e dolore.

È tempo di cieli uguali per tutti e paure condivise

anche da chi forse non dice di averne.

È tempo di leggerezza,

di dolci cucinati insieme e bilance scordate.

È tempo di distanze fisiche ma di vicinanze dell’anima.

È tempo di gentilezze che dovrebbero essere abitudini.

È tempo comunque, di vivere.

Restare indifferenti

SCAMPOLI DI PENSIERI

Rosa Taormina

Restare indifferenti

“E chi ha mai detto che restare indifferenti davanti all’ipotetica disgrazia di qualcuno significhi augurargli del male?”

Spiazzano queste domande. Oh si, spiazzano parecchio.
Come quelle frasi che si dicono nei momenti di disagio. Quando l’unica cosa che sai dire è “E cosa vuoi che ti dica?”

Niente, non devi dire niente. Devi solo ascoltare, sto parlando io.

La mia totale indifferenza davanti una spiacevole notizia fa di me, agli occhi degli altri, una persona dal cuore di pietra.
Ma che ne sa la gente di questo cuore? Cosa ne vuole sapere?

Il dolore della spiacevole notizia non lo sento. Passa attraverso tutti quei tagli che non sono mai riusciti a cicatrizzarsi.
Non lo sento, mi lascia indifferente quindi.

La caffettiera

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

La caffettiera

Ero al mare, il sole picchiava, un rigolo di sudore mi scendeva lungo il costato.

Accanto a me una donna, una bambina, un ombrellone, una borsa termica.

La bambina chiede alla donna di costruire un castello di sabbia. La donna accetta. Iniziano a mettere su sabbia e pietre, acqua salata. La bambina in silenzio. La donna detta cosa fare, la bambina prende appunti mentali, esegue, commette qualche errore, la donna ripete, la bambina cancella con la gomma del pilota automatico, si incupisce.

La tratta come una caffettiera.

Apri riempi avviti.

Ma ricordati, donna, che adesso c’è la macchinetta con le cialde.

Sguardare

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Sguardare

In questa baraonda che è il nostro quotidiano, dove la retorica regna sovrana, i rumori, nulla di definito e definibile, resiste lo sguardo, perché lo sguardo, quello puro, non si può confondere, che sia vicino o lontano non può confondere.

È significativo.

Attraverso lo sguardo, gli occhi, s’indovina tutto: chi ha un deserto nell’anima, chi soffre, chi spera e chi invece ha paura di tutto.

Lockdown Genius

SCAMPOLI DI PENSIERI

Lygia Roy

Lockdown Genius

Illuminazione da lockdown. Per i cultori della lingua italica e i puristi, da “confinamento”, con quel sapore partigiano che ancora ci appartiene. Perchè le lunghe convivenze diventano difficili, spesso? Credo sia come al solito questione di equilibri. Un po’ ci si tollera, un po’ si viene apprezzati. Se si è fortunati, perfino capiti.

Ecco, se le cose da tollerare diventano la maggioranza, c’è qualcosa che non va. E che non si può recuperare, per quanto uno si sforzi. È questo il motivo: ci si può attrarre tra opposti all’inizio, ma poi ti trovi bene solo coi simili. Non uguali, simili. Perchè nessuno può essere uguale a un altro. Simile, semmai. Il segreto della buona durata di un amore o un’amicizia (ovvero amore senza sesso), è tutto qui. Scoprirsi così:  somiglianti abbastanza per capirsi, abbastanza diversi per amarsi… e imparare.  Quindi stimarsi. Tollerarsi, mai.

Limbo

SCAMPOLI DI PENSIERI

Stefania Orrù

Limbo

Ci vivo da un po’ nel limbo, mi fa paura e mi protegge questo niente.

Mi infastidisce il suo esserci e mi conforta il suo darmi ancora tempo per decidere.

Decidere cosa? Nel limbo non puoi saperlo, non puoi scoprirlo, devi affacciarti dalle sue finestre;

finestre appannate che non ti permettono di mettere abbastanza a fuoco quello che ti stai perdendo,

piano piano, giorno dopo giorno.

Non so più da quanto ci vivo, nel limbo.

Spero tanto che mi guidi il sole.

Elemosinare

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Elemosinare

La cosa peggiore che possa capitare,
che possa capitarmi,
è elemosinare.
Elemosinare è arrendersi,
non avere più risorse fisiche e mentali per reinventarsi,
per scoprirsi diversi, ancora vivi.
Elemosinare è morire dentro.
È perfida l’elemosina, infima, cattiva.
Si insinua dappertutto e in ogni cosa.
Soldi. Cibo. Fumo.
Ma la più cruda,
la più dura
è l’elemosina del tempo.
Mai elemosinare tempo.
Io l’ho fatto.
Ma il tempo, ho imparato, non bisogna elemosinarlo.
Chi tange la tua esistenza deve ragionevolmente esser felice
di far combaciare il suo tempo con il tuo tempo.
Lasciati baciare.
Il tempo è un bene prezioso.
Io sono tempo. Io sono un bene prezioso.

Sete

SCAMPOLI DI PENSIERI

Basilio Milatos

Sete

Se c’è una sete atavica e perenne, che si placa solo per brevi momenti, il problema forse non è nell’acqua che non disseta… e nemmeno nella birra, bionda, rossa, in boccale o in bottiglia che sia!

Se c’è una sete che più bevi e più ritorna, un vuoto che più riempi e più langue, una lingua secca come fosse arsa da un sole che non tramonta mai anche quando sei all’ombra… allora, nel dubbio e nell’irrequietezza… cambia spacciatore!

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