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FUS Edizioni
©‎ 2013, facciunsalto.it
raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

Laura Gagliardi

Un aggettivo per descriverla: sognatrice. Ce l’ha scritto anche sulle scarpe. Mentre sogna di poter girare il mondo come professione per conoscere nuove culture, incontrare volti nuovi da raccontare in quelli che ama definire i suoi “diari di bordo”, si diletta trascrivendo pensieri in forma di poesie, racconti spesso e volentieri in lingua inglese e quando la mente proprio non vuole saperne di collaborare a parole, disegna. Se masticate l’inglese potete andare a trovarla sul suo sito dove scrive recensioni alternative di serie televisive e film che guarda ossessivo-compulsivamente su Netflix, alternate a riflessioni quotidiane. Sempre in inglese, ha scritto con i colleghi di Facciunsalto alcuni pezzi per la rubrica FUSion. Le sue raccolte su Facciunsalto sono C’erO una volta in America , Ozzienotes, Caosferica-mente e l’ultima rubrica, in pensione, è L’Aleph in cantina, dai, facci-un-salto!

di Laura Gagliardi

per la rubrica L'Aleph In Cantina
in Contatti Si legge in 5 minuti

Fate la guerra! L’amore si fotta!

Ricordate quando la televisione e la radio trasmettevano pubblicità e messaggi per farci credere che il mondo avesse bisogno di noi 

ispirazione e conforto

SCAMPOLI DI PENSIERI

Laura Gagliardi

ispirazione e conforto

Non si aspetta l’ispirazione, la si cerca. Per anni ho pensato che fosse questione di talento, di capacità innate o di fortuna. Mi sono servite tante lezioni per capire che non ci si ferma ad aspettare qualcosa dal nulla. Ci si deve muovere anche con la mente. Allora ho scoperto che quella che si attende non è l’ispirazione, ma la parola di conforto, la mano sulla spalla dire “sì, ci sei quasi, continua”. Quello che cerchiamo è il supporto morale, il sostegno per i nostri momenti di cedimento, la spinta per navigare, il contro-vento per volare. A volte, gli altri potrebbero fare così poco…

brufoli e stress

SCAMPOLI DI PENSIERI

Laura Gagliardi

brufoli e stress

E’ certo! La malattia del ventunesimo secolo è lo stress, la sua manifestazione va dalla depressione all’isteria, dalle malattie asintomatiche e a quelle psicosomatiche, ma ciò di cui ancora non si è parlato è come e perché questo stress stia dilagando in una mattanza di dimensioni bibliche. Lo so io. La causa dello stress sono le persone. Sì. Ne ho le prove. Ad ogni mio poro infetto, brufolo che si voglia dire, ad ogni fitta allo stomaco o morsa alla testa potrei dare nome e cognome. Non vi è capitato mai di prendere delle arrabbiature colossali (ed inutili) a causa delle mancanze o offese di qualcuno, di continuare a mostrare il vostro lato migliore nonostante tutto, ma di svegliarvi il mattino seguente con un prozzolo grande così sulla punta del naso? O sulla fronte? Non hai mangiato cioccolato, fritture o altre schifezze ergo, è stato lui (o lei) e quella sua fastidiosissima mania di voler aver sempre tutto: avere ragione, averla vinta, avere l’ultima parola. E allora io, caro Tal De’ Tali ti schiaccio tra le punte delle dita… tiè.

di Laura Gagliardi

per la rubrica L'Aleph In Cantina
in Colori Si legge in 3 minuti

La logica dell’immaginazione

Alfred Hitchcock diceva che “c’è una cosa più importante della logica: l’immaginazione“. Sono state tante, forse troppe le volte in cui 

Il sole ogni mattina

SCAMPOLI DI PENSIERI

Laura Gagliardi

Il sole ogni mattina


Ogni mattina mi sveglio e la prima cosa che faccio è guardare se ci sei. Quando ti vedo mi innamoro. Ancora e ancora. Mi basta vederti lì per sorridere. Non importa se ci sono trenta gradi sotto zero che ti congelano cuore ed anima, tu sei lì a guardarmi, accompagnarmi, scortarmi. Ogni tanto ti perdo di vista, ma appena ti scorgo chiudo gli occhi, mi accarrezzi il viso e io rinasco. Sei talmente bello che accechi. Ho imparato da poco che anche quando non ti vedo in realtà sei nascosto da qualche parte, ma la tua presenza si avverte, sempre. Le ore che passo da sola durante la notte sono interminabili. Non vedo l’ora di poterti salutare di nuovo, ogni giorno, fino all’ultimo. Ti ho dato per scontato troppe volte ma tu non deludi mai. Le volte che ho potuto godere profondamente del tuo amore, intenso negli angoli della terra aridi e dorati, sono ancora troppo poche per me che ho bisogno di te costantemente. E voglio di più. Sempre di più. La tua mancanza crea disagio, una malattia, e non voglio ammalarmi mai. Voglio continuare a desiderarti, cercarti, averti sulla mia pelle ancora addormentata… ed ogni volta in cui mi sfiori è come fare l’amore con Dio. Per tutta la vita.

Magari domani

SCAMPOLI DI PENSIERI

Laura Gagliardi

Magari domani

Adesso no, magari domani. E domani non arriva mai. Il tempo ci scappa dalle mani come una farfalla che non vuole restare intrappolata troppo a lungo; per paura di soffocarla dischiudiamo le dita e se ne va. Cosa ci resta? Nulla. Se imparassimo a farci rapire dalla voglia di realizzare quel progetto, di vederne il risultato e di godere della sensazione che si prova quando lo vediamo lì, completo e subito veniamo rapiti dalla voglia di farne un altro, di rimetterci in gioco… Se imparassimo a farci travolgere dagli eventi senza la paura di ritrovarci a pezzi perché il bello è dilatarsi, spezzarsi, romperci in piccoli pezzi per poi ritrovare i tasselli del puzzle e incastrarli uno a uno e ricreare il tutto… Se imparassimo a chiamare domani quello è oggi. Se imparassimo che la farfalla non va acchiappata ma inseguita, che ci potrebbe portare dove non siamo mai stati regalandoci non solo la sua bellezza, ma anche quella di ciò che ci fa scoprire e quella di come ci sentiremmo alla fine della corsa. Se imparassimo che il domani altro non è che un oggi in arrivo. Un oggi prolungato. Un oggi più giovane dell’oggi di oggi che è più giovane dell’oggi di ieri. Se solo imparassimo…

Cliché

SCAMPOLI DI PENSIERI

Laura Gagliardi

Cliché

Affidatevi ai cliché. Non sempre, solo quando è necessario. Non soffermatevi al senso pregiudizievole di questo termine bistrattato dai più per affibbiare connotazioni negative a ciò che nel suo piccolo è semplicemente riconoscibile, stereotipato certo, ma che in momenti inaspettati aiuta lo sperduto a ritrovare un riferimento, qualcosa di noto, che indirizza nuovamente alla meta prefissata in partenza. Jobs diceva “Stay hungry, stay foolish” ma anche originalmente semplici, distinguibili e apprezzabili da quella severa figura che vi scruta dall’altro lato dello specchio, ogni mattina.

di Laura Gagliardi

per la rubrica L'Aleph In Cantina
in Contatti Si legge in 2 minuti

Colpiscimi ancora, forte

Stava asciugandosi i capelli tamponandoli con l’asciugamano nella sua solita posa un po’ ingobbita davanti allo specchio del bagno. Tra 

Allergia e alienazione

SCAMPOLI DI PENSIERI

Laura Gagliardi

Allergia e alienazione

C’è chi starnutisce, chi lancia qualche colpo di tosse, chi piange involontariamente e chi si sfrega parti del corpo più o meno sensibili, cercando di non scavare solchi indelebili sulla pelle già offesa da ciò che le sta attorno… o sotto. Poi c’è lei, che scrive ossessivamente su ogni dove, in ogni momento, per qualsiasi motivo, perché la sua reazione allergica è causata da un’allergia insolita. Un’allergia alla società degli esseri umani non consapevoli. Irrispettosi. Egocentrici. Malati. Che si cura solamente con l’estraniazione e forse, l’alienazione mentale.

di Laura Gagliardi

per la rubrica
in Contatti Si legge in 5 minuti

Guarito. Salvo. Vivo.

“Visto che sono di passaggio la chiamo e la saluto visto che non si sa mai che…” Mi hai salutata 

Ecce homo

SCAMPOLI DI PENSIERI

Laura Gagliardi

Ecce homo

Erano quei giorni in cui si sentiva elettrizzato e si sedeva in trepida attesa di ciò che nemmeno lui sapeva cosa fosse. Non voleva apparire come un ragazzino esaltato. Le sue cellule stavano festeggiando impedendogli di stare seduto immobile perché quel brivido metallico lo percorreva lungo la colonna vertebrale e l’automatica scrollata di spalle poneva il tutto a tacere almeno per qualche altro istante. Poi lo assaliva la paura. Se le sue sensazioni fossero state sbagliate? Se ad aspettarsi il meglio in realtà si fosse intromessa l’ennesima sventura? Era meglio non godere del fremito naturale e semplicemente attendere inerme. Homo Sapiens. Pensava, ma non avrebbe mai saputo che invece…

di Laura Gagliardi

per la rubrica L'Aleph In Cantina
in Colori Si legge in 4 minuti

Sorriso, questo sconosciuto

Da piccola ero nota per una caratteristica che, a giudicare da come veniva sempre sottolineata, doveva mancare a molti. La 

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