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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

Leyla Khalil

Leyla Khalil, classe ’91. Italo-libanese, scrittrice e mediatrice linguistica, ha operato nel campo dell’accoglienza e assistenza migranti e scoperto per caso che è il lavoro che vuole fare da grande. Ha vinto il Premio Slow Food-Terra Madre del concorso Lingua Madre e da quel momento ha iniziato ad approfondire le tematiche di cibo, culture, integrazione. Ha pubblicato nel 2015 il suo primo romanzo, “Piani di fuga” (Ed. Ensemble) ordinabile in tutta Italia e online su Amazon e simili, ma già sta alle prese con nuovi taccuini e penne sparse per la camera. Di tanto in tanto, invece di scrivere, registra la sua voce. Bizzarro, ma se si pensa che il primo romanzo l’ha messo su unendo una sfilza di MMS è anche comprensibile.

La mia rubrica è La grasse matinée, fateci un salto!

Figuracce

SCAMPOLI DI PENSIERI

Leyla Khalil

Figuracce


C’è un brivido impagabile nel fare figuracce e poi vergognarsi e riderne. Un che di goliardico ma anche catartico. Sentirsi Dio e poi riscendere giù e sbellicarsi dalle risate, rossi di vergogna. Viva le figuracce!

di Leyla Khalil

per la rubrica Chi è di scena?
in Colori Si legge in 3 minuti

“Dino”, storia di un angelo e di una corda recisa

Un angelo inatteso, irrequieto, imperfetto nella sua convinzione di perfezione, balbuziente perché disabituato all’eloquenza impura degli umani. Un angelo salterino, 

di Leyla Khalil

per la rubrica
in Colori Si legge in 5 minuti

AREM: E se il tuo ricordo più prezioso fosse messo in scena?

  AREM è lo spettacolo che mette in scena i ricordi degli spettatori. Torna in scena anche in questo autuno 

di Leyla Khalil

per la rubrica Cosa borbottano le pentole
in Sapori Si legge in circa un minuto

Quel dolce disorientarsi

Oggi iniziamo con la citazione a caldo: “La perdita dell’orientamento non è qualcosa che riguardi soltanto la nautica, è anche 

di Leyla Khalil

per la rubrica Chi è di scena?
in Contatti Si legge in 2 minuti

“The Walk”, spettacolo urbano sulle tracce di un amico

“Questa è la mia voce: seguitemi.” ripete Roberta Bosetti, che compare nel non-palco di un punto qualsiasi di Roma come 

di Leyla Khalil

per la rubrica La Grasse Matinée
in Suoni Si legge in 3 minuti

Ti presento un lavoro: l’intervistatrice telefonica vista altrimenti

Oh voi, che avete sempre attaccato in faccia all’intervistatrice telefonici urlando parolacce: sapevate di essere una minoranza? Vergogna, eh? Eppure 

di Leyla Khalil

per la rubrica La Grasse Matinée
in Colori Si legge in 3 minuti

Ti presento un mestiere: il correttore di bozze

Avete presente quando pensate ad un amico che fa una certa professione ma non arrivate ad immaginarne i dettagli, i 

di Leyla Khalil

per la rubrica Cosa borbottano le pentole
in Sapori Si legge in 2 minuti

Nessuno è innocente

Non sono una foodblogger, non sono un cuoca e non sono neanche certa di potermi definire una lettrice costante al 

di Leyla Khalil

per la rubrica
in Colori Si legge in 3 minuti

Budapest, fastosa e fatiscente

“La Parigi dell’Est”, la chiamano. E io, innamorata persa della Parigi vera, non volevo crederci.  Sono stata a Budapest un 

di Leyla Khalil

per la rubrica Chi è di scena?
in Suoni Si legge in 2 minuti

Luoghi zero: la Circofficina

Chiamo “luoghi zero” quegli spazi meravigliosi dove puoi essere tutto e proporre tutto e imparare tutto senza andare a scuola 

di Leyla Khalil

per la rubrica La Grasse Matinée
in Contatti Si legge in 2 minuti

Mi rifiuto di chiamarlo doggy bag #2

Torniamo alla tematica doggy bag. Cercando un’immagine adatta all’articolo che ho scritto la scorsa volta, vado a finire in un blog anglofono 

Auguri e dintorni

SCAMPOLI DI PENSIERI

Leyla Khalil

Auguri e dintorni


Merda merda merda! Solo di fronte agli attori si può fare questo augurio con estrema leggerezza. Di recente mi è stato spiegato che si dice così perché un tempo le strade piene di escrementi di cavallo indicavano un grande passaggio di equini fuori da un teatro. Allora ho pensato: cosa dovremmo augurare oggi? Smog? O -astraendo ancora- twit e like e tante condivisioni? Voi come aggiornereste l’esortazione?

 

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