Tra la Toscana e la Baviera, passando per l’Africa, dove ha trascorso tre mesi per adottare sua figlia Nathalie, ma anche per Torino e New York. Gli unici panorami che sono rimasti sempre immutati sono quelli: musica e scrittura. I percorsi ha preferito renderli incongrui, per dirla con le parole di qualcuno a cui deve molto, Antonio Tabucchi. Qualche volta è ripassata anche dal via, ha messo qualche casa, soprattutto però è stata in viaggio. Si è occupata delle carriere di musicisti per lungo tempo e dell’organizzazione di eventi musicali, è stata una magnifica opportunità per non doversi occupare seriamente di sè.