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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

sarà che

di Chiara Daffini

per la rubrica Sinfonie oggettive
in Contatti Si legge in 2 minuti

Siamo Persone, non Brand

Sarà che la parola brand fa sentire tutti molto giusti, molto ok. Esattamente come mission e challenge. Ma non è 

di Chiara Daffini

per la rubrica Sinfonie oggettive
in Sapori Si legge in 2 minuti

Retropensieri sul gelato alla stracciatella

Il gelato alla stracciatella è uno dei più amati e diffusi. Nonostante non ami affatto questo gusto, se vado in 

La Caduta

SCAMPOLI DI PENSIERI

Francesca Pace

La Caduta

Sono caduta. Niente di grave, mi sono solo sbucciata le ginocchia. Camminavo spedita sui tacchi trascinando una valigia pesante. Sarà che non sono abituata, ai tacchi. La buca era lì. Quando ho capito che non c’era più nulla da fare ho deciso che non mi sarei opposta. Se non fosse per il bruciore delle escoriazioni, abbandonarsi è una sensazione meravigliosa.

di Elisabetta Pinna

per la rubrica Il figlio di Eva
in Contatti Si legge in 2 minuti

I bambini non devono morire!

Tu fior de la mia pianta Percossa e inaridita, Tu de l’inutil vita Estremo unico fior, Sei ne la terra 

di Enrica Rivello

per la rubrica Il piglio della Prof
in Contatti Si legge in 2 minuti

Instabilità

Non aveva ancora finito di riscrivere ciò che era rimasto nella sua memoria, di quello che aveva sentito e vissuto. 

di Leyla Khalil

per la rubrica La Grasse Matinée
in Contatti Si legge in 4 minuti

Se molli il cellulare, ti premio

A scuola e nei ristoranti, tentativi di arginare uso e abuso degli smartphone. Locali controcorrente e il paradosso di qualche app 

di Petra Khalil

per la rubrica B/N
in Colori Si legge in 4 minuti

La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca

Spesso dopo aver visto un film rimango confusa: mi rendo conto di avere due opinioni opposte su ciò che ho 

di Leyla Khalil

per la rubrica La Grasse Matinée
in Contatti Si legge in 2 minuti

Buoni propositi due a due #1

C’è chi crede che i buoni propositi non servano a nulla, chi li snobba considerandoli alla stregua delle tante trovate 

di Claudia Fabbricatore

per la rubrica Stop & Rewind
in Suoni Si legge in 4 minuti

Hozier – Take me to Church

Ero lì, alla mia scrivania, a riempire scartoffie che ultimamente affollano e impiegano maggior parte della mia giornata, in sottofondo 

di Chiara Coppola

per la rubrica Bombillas de luz
in Odori Si legge in 3 minuti

Veleno

Veleno. Oggi non vi parlo di chupiti, università e compañeros. Sarà la distanza, o sarà che mi manca la pizza: 

Hashtag

SCAMPOLI DI PENSIERI

Matteo Bassioni

Hashtag


All’inizio non sarà che un piccolo simbolo, quattro stanghette incrociate davanti ad una parola. Poi una carestia grammaticale coglierà articoli e verbi e alla fine non rimarranno che aggettivi e brevi frasi #tuttoattaccate. Allora, quando le mie emozioni saranno affidate a quattro stanghette d’un hashtag e i miei concetti ricalcheranno quelli di altri avatar, vi prego, #toglietemilamicizia.

di Francesca Zelli

per la rubrica Missesfits
in Colori Si legge in 5 minuti

I messaggi subliminali di Peppa Pig

L’ho fatto. I vostri commenti su Facebook al post “Come mi vorrei” mi hanno dato quel tanto di coraggio che serviva 

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SCAMPOLI DI PENSIERI

Fiorire

By Stefania Orrù

Fiorire, in mezzo ai rovi

tra i rami spezzati,

in mezzo a un prato incolto e secco.

 

Fiorire, tra la macerie di quello che eri,

di quello che sei, di quello che vorresti essere.

Fiorire, in mezzo a un prato verde,

dove non ti importa di che colore sarai,

del profumo che avrai.

 

Fiorire, senza misurare il tempo

tra i tuoi passi,

le tue paure,

i tuoi sorrisi smarriti che il sole farà splendere,

ogni volta che lo vorrai tu.

La vasca del Führer, Serena Dandini

By Ester Trevisan

Ma è sempre come uno se la racconta. Più che a vivere, siamo bravi a riscrivere la nostra vita come più ci piace. E Lee ha addirittura strappato intere pagine del suo romanzo personale per semplificare la trama. In realtà si è fermata perché Roland era l’unico porto sicuro in cui approdare dopo l’uragano della guerra. La terra le tremava sotto i piedi: se avesse perso anche lui, avrebbe perso sé stessa. Roland era casa e radici. Per sopravvivere, si è arresa.

 

La vasca del Führer, Serena Dandini

Anima e Corpo

By Luca Lo Vercio

Il Teatro mi ha lasciato libero di conoscermi, di scrutare le infinitesime impercettibili sfumature della mia anima. E c’è la cucina, che mi distrae e lascia il corpo libero di respirare. Ed è una lotta, perché è come scegliere fra due puttane di classe.

E poi la scrittura, dove anima e corpo trovano ristoro.

Sono sicura di avertelo detto

By Stefania Orrù

 

Era estate,

inverno e forse una volta pure autunno.

Una volta un lunedì, altre un giovedì,

altre ancora una domenica.

Era quasi sempre buio ma c’era una piccola luce,

non era comunque abbastanza

e me lo ricordo bene.

 

Sono sicura di avertelo detto,

molto più di una volta

“vedrai che accadrà, anche a te succederà”

non sembrava mi credessi,

o forse ero io a non volerlo credere.

Eppure lo sapevo,

lo ho sempre saputo,

in una piccola parte di me.

 

Ora le mie mani sono vuote,

ma forse libere, e timide

e impaurite.

Le spalanco verso il cielo,

“vedrai che accadrà, anche a te succederà”

chissà se sarà mai vero.

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

By Ester Trevisan

Fingere che la vita sia in piena fioritura, che ci troviamo nel mezzo del cammino. È a questo che bisogna ambire. Lei non ha certo voglia di tornare giovane.
Ha capito quello che tutti desiderano una volta oltrepassata la metà.

Occorre fingere di esserci, anche con sforzi immani. Le risate devono ingannare la morte… così la morte nella sua stupidità pensa: aspetta un po’, qui non c’è posto per me… qui sono tutti allegri.

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

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