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FUS Edizioni
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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

sarà che

di Matteo Bassioni

per la rubrica And the radio plays
in Colori Si legge in 3 minuti

Che problema avete con la nebbia?

Quando dici loro di provenire da quel lembo di terra coltivata che sta tra le prealpi e gli appennini e 

di Anna Annaloro Patti

per la rubrica Và pensiero
in Suoni Si legge in circa un minuto

A Natale puoi… perchè mi svegli?

A Natale puoi… Perché mi svegli? Il 7 dicembre e la festa dell’Immacolata scatenano in tutti noi la “smania natalizia”. 

di Matteo Bassioni

per la rubrica And the radio plays
in Contatti Si legge in 4 minuti

I tre minuti che separano dalla sveglia

Io non penso che la giornata annoveri un momento migliore dei tre minuti che precedono la sveglia. La luce filtra 

di Matilde Cianci

per la rubrica Una finestra a est
in Contatti Si legge in 3 minuti

Persone tossiche. Dove trovarle (e come evitarle)

Ho stilato un piccolo vademecum che inizialmente volevo tenere per me. Poi ho pensato che sarebbe stato molto egoista da 

di Petra Khalil

per la rubrica Parlando di flamenco
in Suoni Si legge in 5 minuti

Intervista a Pedro Sánchez

Primavera 2015: incontro Pedro Sánchez vicino ai camerini dopo la sua esibizione a Casa de la Memoria. Un teatro o 

di Marta Borroni

per la rubrica Appuntamenti quotidiani
in Contatti Si legge in 4 minuti

Il treno che sto per prendere ora

Il treno che sto per prendere ora è rosso, accanto a me ne sosta un altro verde, le persone si 

di Francesca G. Marone

per la rubrica Umanamente possibile
in Contatti Si legge in 2 minuti

Le senti anche tu le farfalle?

Vi siete mai sentiti inopportuni rispetto alla maestosità di un momento o di un luogo? Questo tipo di atteggiamento è 

di Leyla Khalil

per la rubrica La Grasse Matinée
in Contatti Si legge in 2 minuti

I “libri che parlano di” sono un’arma a doppio taglio

I “libri che parlano di” sono sempre un’arma a doppio taglio, un po’ come la parola “integrazione”. Ho fatto questo 

di Marta Borroni

per la rubrica Appuntamenti quotidiani
in Contatti Si legge in 5 minuti

Se saprò anche io di mamma

Ho pensato spesso se saprò anche io di mamma da quando avendone ricordo, narici e occhi, abbracciando mia madre, le ho detto di 

di Simona Pastorella

per la rubrica Dorothy Due punto Zero
in Contatti Si legge in 2 minuti

Il peso della vita che non vivo

Riuscivo a sentire sul mio corpo la fatica della vita che non stavo vivendo. Chiudevo gli occhi e volevo urlare, 

di Massimiliano Maccaus

per la rubrica Chi è di scena?
in Contatti Si legge in 2 minuti

Slurp, ci pisciano in testa e ci dicono che piove

“Ma Giuliano Ferrara… così, a naso… secondo voi come s’è posto? Sarà contro?”. E il pubblico a sogghignare, perché la 

Sarà

SCAMPOLI DI PENSIERI

Anna Bertini

Sarà

Ho dolori sporadici tra il costato e il colonnato. Saranno chiodi arrugginiti, forse aliti di gente difficile, partiture cromatiche con melodie sfilacciate, l’autunno che causa infiltrazioni, emozioni che necessitano di un deus ex machina, di un carro dei pompieri, di quattro carabinieri e un burattinaio, o saranno le tortore annidate tra i travetti del tetto col loro chioccio, che mi fanno dubitare di qualsiasi goccia che cade. Non sarà la pioggia, solo un versamento pleurico, l’apoteosi della ritenzione. Ogni acquazzone un’emorragia. Che ti muore e via.
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SCAMPOLI DI PENSIERI

Fiorire

By Stefania Orrù

Fiorire, in mezzo ai rovi

tra i rami spezzati,

in mezzo a un prato incolto e secco.

 

Fiorire, tra la macerie di quello che eri,

di quello che sei, di quello che vorresti essere.

Fiorire, in mezzo a un prato verde,

dove non ti importa di che colore sarai,

del profumo che avrai.

 

Fiorire, senza misurare il tempo

tra i tuoi passi,

le tue paure,

i tuoi sorrisi smarriti che il sole farà splendere,

ogni volta che lo vorrai tu.

La vasca del Führer, Serena Dandini

By Ester Trevisan

Ma è sempre come uno se la racconta. Più che a vivere, siamo bravi a riscrivere la nostra vita come più ci piace. E Lee ha addirittura strappato intere pagine del suo romanzo personale per semplificare la trama. In realtà si è fermata perché Roland era l’unico porto sicuro in cui approdare dopo l’uragano della guerra. La terra le tremava sotto i piedi: se avesse perso anche lui, avrebbe perso sé stessa. Roland era casa e radici. Per sopravvivere, si è arresa.

 

La vasca del Führer, Serena Dandini

Anima e Corpo

By Luca Lo Vercio

Il Teatro mi ha lasciato libero di conoscermi, di scrutare le infinitesime impercettibili sfumature della mia anima. E c’è la cucina, che mi distrae e lascia il corpo libero di respirare. Ed è una lotta, perché è come scegliere fra due puttane di classe.

E poi la scrittura, dove anima e corpo trovano ristoro.

Sono sicura di avertelo detto

By Stefania Orrù

 

Era estate,

inverno e forse una volta pure autunno.

Una volta un lunedì, altre un giovedì,

altre ancora una domenica.

Era quasi sempre buio ma c’era una piccola luce,

non era comunque abbastanza

e me lo ricordo bene.

 

Sono sicura di avertelo detto,

molto più di una volta

“vedrai che accadrà, anche a te succederà”

non sembrava mi credessi,

o forse ero io a non volerlo credere.

Eppure lo sapevo,

lo ho sempre saputo,

in una piccola parte di me.

 

Ora le mie mani sono vuote,

ma forse libere, e timide

e impaurite.

Le spalanco verso il cielo,

“vedrai che accadrà, anche a te succederà”

chissà se sarà mai vero.

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

By Ester Trevisan

Fingere che la vita sia in piena fioritura, che ci troviamo nel mezzo del cammino. È a questo che bisogna ambire. Lei non ha certo voglia di tornare giovane.
Ha capito quello che tutti desiderano una volta oltrepassata la metà.

Occorre fingere di esserci, anche con sforzi immani. Le risate devono ingannare la morte… così la morte nella sua stupidità pensa: aspetta un po’, qui non c’è posto per me… qui sono tutti allegri.

Doppio Vetro, Halldóra Thoroddsen

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