Dipingimi di sguardi
L’anima di una persona è nascosta nel suo sguardo, per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi. ~ Jim Morrison
~ Ciao! Non ti aspettavo, che sorpresa! Entra, prego accomodati… Scusa eh, ho tutta l’anima in disordine ma tu non farci caso. Lo prendi un caffè? Amaro o amerai? Macchiato o puro? Zucchero di canna? Analgesico o dolcificante? Assaggia anche questa torta, l’ho fatta io ed è venuta bella soffice, che ti ci puoi appoggiare la testa quando sei malinconico. Ma dai, dimmi di te, che mi racconti?
~ Niente, passavo di qui, ho visto la finestra aperta, i tuoi pensieri stesi e mi son detto: qualcuno dovrà dirglielo che a quella camicetta bianca è caduta una pinza e sta per volare via! Sai che peccato se ti cade in strada, te la calpestano e le auto ci lasciano su le stampe delle ruote? Che poi era comunque da rilavare, lo hai visto, sì? Era ancora tutta macchiata di vino…
~ Che caro che sei, carino davvero. Ma sai non l’ho smacchiata per paura di bucarla. Con la candeggina non si può scherzare, basta che lasci un discorso in ammollo e alla prima provocazione si strappa! Niente me la metto così, una bella collana sopra et voilà! Non si vede più niente.
~ Sarà. Io invece da qui sotto casa l’ho notato. Senti che facciamo… se non vuoi candeggiarla, prendiamo questo caffè ed un pennello, e ti aiuto a decorarla meglio. Anzi ti ci faccio un ritratto che vedrai quanto sei bella!
~ Che caro che sei. Menomale che sei passato.
Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non scambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei. ~ Gabriele D’Annunzio
Non si dissero più parole per decine di minuti, per non rischiare di definire la situazione, ma le loro mani, gigante e piccina, danzarono una intorno all’altra fermandosi solo al comando degli sguardi.
Chissà perché alcuni istanti assorbono tutta l’energia di un intero corpo, lo mandano in corto circuito e ne impediscono temporaneamente qualsiasi movimento.
Così si guardavano, per dire: ‘Ci sono, mi vedi? Qui e ora. Ricordalo!‘
Fare l’amore senza muoversi, tuffandosi su strati di densa materia di nero spaziale stellato nel fondo degli occhi.
Fare l’amore senza muoversi, tuffandosi su strati di densa materia di nero spaziale stellato nel fondo degli occhi. Sentirsi, già prima di ogni contatto
Sentirsi prima di ogni contatto, per via di quelle sensazioni che l’anima autonomamente registra e poi cerca con ogni mezzo possibile di riprodurre, riaccendendo e mettendo in gioco una ad una tutte le funzioni vitali.
Lui cominciò a disegnare sulla stoffa in quel certo modo che realizza solo chi vuol bene e, forse perché le mani si erano allontanate, usò di nuovo le parole per arrivare a lei ed alleviare il suo vuoto:
~Vedi che donna sei? Vedi quanto mi piaci?
Roba che salva in tre minuti netti, in barba alle migliori, costose e decennali teorie e terapie psicotico-terapeutiche.
Roba che alle stesse terapie avrebbe comunque potuto condurre, a seconda dei casi o della fortuna o delle scelte.
Lo sguardo alle volte può farsi carne, unire due persone più di un abbraccio. ~ Dacia Maraini
Lei, sognante e sorridente, si lasciava nutrire e portare ovunque, come se non aspettasse altro da tutta una vita, o quantomeno la metà di essa. Macchiata e spettinata, si fidava inspiegabilmente, come se lo avesse conosciuto da sempre. Sentiva che, per qualche imperscrutabile motivo, doveva percorrere un po’ di strada al suo fianco.
Intuito. Istinto. Sesto senso. Destino.
A volte ci sentiamo inadeguati ma è solo bisogno di qualcuno che ci sguardi nel modo giusto. ~ Cristina
(foto di Fabio Cavasenna)