Maestro Puccini
I tramonto sulle isole Egadi predispone lo spirito alla bellezza e la sublime musica del Maestro Puccini ancora una volta tocca le corde più intime dell’anima.
Lo spazio scelto già da settantacinque anni per rappresentare e offrire ai trapanesi la musica lirica è lo splendido giardino ancora molto curato di Villa Margherita e attraversare il viale che porta al teatro all’aperto “Giuseppe di Stefano” è lo scenario migliore per introdurre lo spettatore nella magia del teatro d’opera.
Il “Luglio trapanese” vanta una nobile tradizione sin dalla nascita perché allora era uno dei pochi spazi estivi per esibirsi in Italia, complice un clima mite e un cielo stellato che solo in Sicilia nelle notti estive si può godere. Da Enrico Caruso a Mario del Monaco ,solo per citarne due, i grandi della lirica si sono esibiti al Teatro Margherita.
Dagli anni novanta del secolo scorso il Luglio è stato trasformato in Ente e con decreto ministeriale dal 2003 è stato riconosciuto “teatro di tradizione”.
Purtroppo alterne vicende negli ultima anni hanno messo a dura prova la continuità e qualità delle produzioni ma già dal 2022 il Maestro Walter Roccaro ha rilanciato con produzioni di qualità e con un ampio ventaglio di offerta musicale e artistica le sorti del luglio trapanese. Quest’anno la parte dedicata all’opera lirica si è conclusa con un titolo imperdibile “La Bohéme” del Maestro Puccini.
Ho già avuto modo di ammirare il soprano Desirée Rancatore al suo debutto nel ruolo e mi fa piacere risentirla qui.
Seguo il percorso artistico di Desirée Rancatore sin dagli inizi della sua carriera e quello che trovo sia una costante, da quando giovanissima debuttò, è la sua intelligenza musicale unite ad una solida tecnica accompagnate da una spiccata sensibilità interpretativa che le hanno permesso di spaziare dai ruoli di soprano lirico di agilità a quelle del belcanto .
Il vigore vocale di Mario Rojas ha consegnato un Rodolfo sicuro nel registro acuto e appassionato specialmente nella seconda parte della serata.
Complice la regia di Renato Bonajuto tutti i protagonisti hanno restituito ai personaggi la leggerezza dell’età del romanzo di Henri Munger e dei librettisti Illica e Giacosa.
Perfetti nel ruolo, scenicamente e vocalmente, sia Andrea Vincenzo Bonsignore nei panni di Marcello come anche lo Schaunard di Paolo Ingrasciotta; un “merletto” la vecchia zimarra del basso Ugo Guagliardo così come spigliata e a suo agio con le agilità vocali l’altra protagonista femminile Francesca Benitez.
Ottimi i comprimari, il coro e anche le voci bianche preparate da Anna Lisa Braschi che con il suo lavoro continua la tradizione familiare con il festival tanto caro al padron Braschi.
In un calda serata siciliana il regista è riuscito a ricreare l’atmosfera invernale dei tetti di Parigi; la scelta della mezza sfera che sapientemente usata si adeguava ai quadri e la passerella che allargava lo spazio scenico con i costumi di Danilo Coppola e l’uso sapiente delle luci di Giuseppe Saccaro hanno restituito allo spettatore uno spettacolo gradevole e rispettoso delle intenzioni del maestro Puccini.
L’orchestra diretta da Carlo Goldstein forse a tratti è stata penalizzata dai rumori che giungevano dalle strade limitrofe pertanto l’orecchio dello spettatore non ha potuto assaporare tutte le sfumature della musica.
Auspico in tal senso che l’amministrazione organizzi nel futuro durante gli spettacoli un piano sua viabilità.
Gli applausi calorosi del pubblico numeroso in un teatro a completo dei posti disponibili hanno sancito l successo dello spettacolo e sottolineato la seduzione della musica del Maestro Puccini.
Abbiamo visto
“La boheme”
Al Luglio Musicale Trapanese
https://www.lugliomusicale.it/
Si ringrazia l’ufficio stampa