Vivo a Palermo dove sono nato. Come tutti i palermitani amo e odio la mia città. Dopo università e lavoro adesso studio batteria jazz. Ho scritto e scrivo, parlo e mi piace ascoltare senza interrompere. Viaggiare mi piace, basta che il viaggio non duri oltre i venti giorni. Mi dovrei descrivere ma ho difficoltà a selezionare la parte di me che più potrebbe essere di vostro gradimento e perciò, a parte la descrizione fisica, che è quella che è, vorrei soltanto segnalarvi il fatto che le mie qualità hanno una scadenza. Esse infatti mutano ogni quarantotto ore e pertanto occorre aspettare a domani. La mia rubrica è Disaccordi in Scala Minore.
La mia anima è di statura medio piccola, capelli castano scuri e barba folta quanto basta. L’aspetto non conta, dicono; io credo il contrario. Se la mia anima fosse cicciosa, non sarei quello che sono. Probabilmente avrei altre idee: grilli cicciosi nella testa. Invece ho solo grilli di statura medio piccola e con la barba folta: grilli stonati che si credono cicale canterine, naturalmente. Non ho mai veramente creduto e praticato quelle fedi e liturgie che sostengono dogmi come “la reale esistenza del corpo”. Mi sono sempre apparse solo leggende adatte per i semplicioni di ogni epoca ed età. Vivo laicamente l’evidenza contraria.
È nata a Padova, dove risiede. Negli ultimi anni, ha vissuto a Roma, Forlì, Bologna e Parigi. Da piccola, ha passato ore in bagno a leggere e per osmosi, ha sviluppato una forma compulsiva di grafomania, curata su quaderni, taccuini, e foglietti sparsi. Molte le autrici che hanno indirizzato il suo amore per la scrittura, fra tutte Alice Munro e Virginia Woolf.
La mia ascendenza è perfetta come materia prima per battute semplici e spicce. Sono per metà siciliana e per metà colombiana e anche se a leggerla la notizia può sembrare quasi come una tragedia, da qualsiasi punto la si guardi l’accoppiata è vincente: sono sempre stata presa per i fondelli, senza distinzione di razza. Oggi vivo in Val di Susa e sono un’architetta precaria ma ottimista. Vengo soltanto occasionalmente disturbata dai dejavù di un paese che ricordo e che non vedo da molti anni ormai. Ho imparato col tempo a curare la sensazione di vivere sempre come sradicata e le terapie si chiamano : yoga, libri, camminare, scrivere e canticchiare orgogliosamente “home is wherever I’m with you”.
Classe 1967, sono affetta da una patologia benigna, ma incurabile, per la lettura, il disegno e la scrittura. Vivo a Bagheria, cittadina di eccellenze migrate e mostri settecenteschi. Qui si respira arte, gelsomini e anche altro. Nel 2013 ci provo e pubblico la silloge poetica “Altera diva”: eh sì, qualche mania di grandezza ce l’ho anch’io. Credo nel potere taumaturgico dei racconti brevi. “Non lasciatevi ingannare, che è poco la vita. Bevetela a grandi sorsi, non vi sarà bastata quando la dovrete lasciare”.
Vado matta per collane e foto, dice mio figlio. Adoro il cibo e curiosare delle cose umane, aggiungo io. Resterei spesso impigliata in fastidiose malinconie se non fosse più divertente riderne. Sarà che questo sole siciliano alla fine mi da sempre il buonumore… Cerco parole rassicuranti come more in mezzo alle spine… inevitabili come sacchetti per il mal d’aria… tonificanti come canzoncine sotto la doccia.
Vivo in Sicilia tra il sole e i miei alunni colorati provenienti da tutti i continenti e cerco di trasmettere loro i miei ideali e l’amore per la musica. Una passione che mi è stata trasmessa da mio marito. Lui, tenendomi per mano, mi ha condotto alla conoscenza di un mondo che continua ad essere presente in ogni momento della mia vita. Il mio luogo dell’anima è Vienna, lì ritrovo i sapori e la musica che mi appartiene. La frequentazione di cantanti, dei teatri d’opera in Europa, lo studio dei compositori, la mia attività di presidente di un’associazione culturale che si occupa di musica da vent’anni, mi hanno portato a scrivere di opera lirica per facciunsalto.it alla mia maniera: attraverso i ricordi, l’esperienza e l’amore per il melodramma, cercando di trasmettere e contagiare la mia partecipazione emotiva.
Ritengo la narrazione uno dei piaceri più appaganti della vita. Amo le auto, da sempre. Il primo giocattolo che mi ha calmato da neonato è stato un modellino in latta. Adoro scrivere delle quattro ruote. Adoro scrivere in generale. Ci metto anima, istinto, ritmo e passione.