Via Piave: è italiana una delle prime tre gelaterie del mondo
La Gelateria Via Piave è una delle prime tre del mondo. Per il momento. Perché la finale della World Gourmet Society, che si “giocherà” a Londra a gennaio 2020 potrebbe presto incoronarla come regina indiscussa. E’ l’unica gelateria italiana ad essere salita sul podio in vista del prossimo anno.
Siamo andati a fare quattro chiacchiere con Roberta Borlina e Andrea Baita, che gestiscono la gelateria che si trova a Noventa di Piave in provincia di Venezia. Roberta ci spiega: “Questo concorso internazionale era inizialmente rivolto solo agli chef stellati. Poi pian piano è stato aperto anche a chef non stellati e solo nell’ultimo anno a pasticcerie, gelaterie e pizzerie”
Per presentarvi al concorso avete creato un video molto bello. Mi spieghi di cosa si tratta?
Il video che ci veniva richiesto per concorrere doveva evidenziare principalmente tre criteri: mostrare la personalità dello chef, mostrare la capacità di realizzare un piatto legato alla tradizione del territorio di provenienza ma soprattutto il piatto doveva avere la capacità di essere innovativo. Criteri quindi abbastanza contrastanti tra loro.
E il gusto che avete scelto qual è?
Abbiamo scelto di realizzare un gelato senza latte, a sola base di frutta e acqua. E’ il “Sorbetto al raboso sugà”. Il Raboso sugà (asciutto, ndr) è un vino che crea un nostro amico, Fabrizio, a Ormelle in provincia di Treviso e proviene dalla sua cantina, la Leo Nardin. E’ un vino che ci ha molto stupito, un raboso misto a un passito.
Il raboso suga è un sorbetto di lamponi, con il crumble di mandorle e poi arancia. I prodotti che abbiamo usato sono a km 0. Il piatto è molto colorato, un po’ particolare, un po’ come noi, che non siamo persone… lineari, semplici, ma più creative.
Come è nata l’idea di aprire una gelateria?
La gelateria è nata tre anni fa, quando io e Andrea abbiamo deciso di aprire qualcosa di nostro. Volevamo essere indipendenti. Il lavoro che facevamo prima non ci soddisfava: io lavoravo in un’agenzia di comunicazione e Andrea lavorava nel campo della logistica, nel settore della distribuzione. Questi lavori per quanto fossero molto stabili non ci davano la soddisfazione che stavamo cercando.
Dopo un po’ ci siamo detti che il mondo del gelato poteva essere il nostro settore perché comunque è un qualcosa che abbiamo sempre amato tanto.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata cercare delle scuole di gelateria. Ne abbiamo trovata una vicino a Rovigo, una delle migliori se non la migliore in tutta Italia che si chiama Artigeniale. Lì abbiamo conosciuto delle persone fantastiche, una fra tutte il maestro Filippo Zampieron. Abbiamo imparato tutto quello che riguarda la gelateria, dal bilanciamento del gelato alla produzione di biscotti da metterci dentro. Dopo mesi e mesi di di studi in questa scuola è venuta fuori l’occasione: era inizio 2017 e a Noventa, dove vive Andrea e poi dove siamo andati ad abitare insieme abbiamo scoperto che avrebbero venduto l’unica gelateria che c’era in paese e così abbiamo acciuffato l’occasione al volo.
Ci sono mai stati dei momenti in cui avete pensato: forse abbiamo fatto male ad aprire un’attività in proprio?
Sì, abbiamo pensato tantissime volte a questo, ma non per quanto riguarda la decisione di aprire una gelateria e nemmeno per il fatto di averla aperta insieme. Il “ma chi me l’ha fatto fare” lo pensiamo ogni volta che abbiamo a che fare con la burocrazia italiana. Non si tratta di una frase fatta, anzi. Abbiamo avuto a che fare con bandi europei, con richieste in banca, con richieste in comune, con gli orari limitati degli uffici, con solo certi giorni di apertura, con le carte che devono essere consegnate in un certo modo, in duplice copia, con le marche da bollo… procedure infinite per tutto.
Roberta: Andrea è il Sole di Sicilia. Un gelato alla mandorla profumato all’arancia con croccantino di mandorle. Quando assaggi questo gelato rimani estasiato: il tuo palato si aspetta di sentire la mandorla e invece viene sorpreso dal sapore della buccia d’arancia, che è non pesante, ma piacevole. Allo stesso modo, appena ti abitui a mangiare la crema vieni sorpreso dal croccante della mandorla tostata. E Andrea è proprio così: una sorpresa continua. Ti sembra di conoscerlo vedendolo da fuori e in realtà lui è completamente diverso. Una montagna russa di emozioni come di sapori. Creativo e sognatore.
Attraverso i social riusciamo ad attirare l’attenzione delle persone mentre sono a casa propria, nei momenti di relax riusciamo ad entrare un po’ nei loro pensieri. Ma è in gelateria il vero lavoro, è qui che l’esperienza per i nostri clienti deve essere… memorabile.
Sì, ce l’abbiamo. Il prossimo anno apriremo un altro punto vendita.