Fuori piove
Fuori piove e io penso al viaggio che vorrei fare. Una voce vellutata entra piano in casa attraverso il computer. Chitarra e voce raccontano la storia di due persone che si amano e si perdono.
Mi chiedo perché le canzoni più belle debbano sempre essere quelle tristi. Ci piace farci permeare da una certa nostalgia, un dolore che non punge, si propaga sotto la pelle creando quasi un senso di benessere.
I motivetti felici nessuno li vuole per tanto tempo. Li usiamo giusto quel che basta per spingere un po’ sull’acceleratore, aggiustarci il trucco, cantare sotto la doccia, poi li mettiamo da parte. Non sono reali, non abbastanza. Le cose reali ci affascinano proprio perché profonde, intricate, complesse. Quante ore resteremmo a osservare il mare immenso, imperscrutabile. Non dà risposte ma noi ci illudiamo che se restassimo ancora un po’, ancora qualche minuto, giusto il tempo di seguire il tragitto di un’altra onda, allora sì che sapremmo cosa fare.
Nessuno farebbe lo stesso con una pozzanghera. Vogliamo riflessi profondi in cui cadere.
Fuori piove e io penso al viaggio che farei in macchina, con il finestrino abbassato e il vento che mi toglie il respiro. Ci avete mai fatto caso che se siete controvento la prima sensazione è quella di restare senza fiato? Come se anche la libertà assoluta ci rubasse qualcosa.
Me ne andrei in un campo di lavanda o di margherite o anche di grano. Mi lascerei accarezzare dalle spighe e penserei che il mondo è tutto in un chicco di grano, che fuori piove e potrei essere felice, ma mi cullo in questa voce che canta di un amore complicato.
“I’ll have you know that I have good and bad days
Come on now love, don’t be naive
Lay out our cards and you’ll see all my mistakes”
È una melodia lenta, ma penso ancora ad un viaggio pieno di sole, nottate senza stelle, silenzi interminabili. Non mi piacciono le cose semplici, ho smesso di guardare le pozzanghere e accetto che la vita sia così, che avviluppi un dolore e lo renda più dolce, che avveleni una gioia e la faccia diventare un po’ amara.
Fuori piove e io me ne starei così, le gambe sul cruscotto e un motivetto in testa. Non è ancora tempo di viaggi ma io non ho mai imparato a restare completamente ferma.
“And meet me there, bundles of flowers
We wait through the hours of cold”.